I ponti, in generale, hanno sempre un ottimo impatto visivo su di un plastico, perché espandono in verticale la
profondità della scena. Ho deciso, per quel che si poteva fare, di inserirne uno anche nel mio. L'unico posto
possibile era l'estremità destra, dove non avevo il vincolo dei binari sottostanti.
La ragione del ponte è una
depressione del terreno, che avrebbe reso necessaria l'opera, per quella che una volta era una linea in concessione,
ed attualmente serve solo per raggiungere la piccola rimessa. Il tipo di costruzione è ispirato, a grandi linee,
ad un analogo ponte sulla porrettana,
che ho deciso di riprodurre con tutte le licenze poetiche ottenibili.
Una volta stabilito il percorso dei binari, si inizia la costruzione del ponte togliendo, con un seghetto alternativo,
la superficie dell'avvallamento del terreno.
L'operazione successiva consiste nel costruire le fiancate e la volta del ponte. Le fiancate sono fatte su di una base di
compensato da 1 mm.
L'aspetto finale di qualunque opera architettonica di un plastico,
in gran parte, dipende dalla verniciatura
e dal suo invecchiamento. Perché la verniciatura abbia la giusta tonalità ed opacità grande importanza ha anche
la superficie su cui viene data. Buona a questo scopo ho trovato
quella fatta con gesso, che assorbe ottimamente e può essere invecchiata con molta facilità.
Per preparare le superfici delle fiancate del ponte a gesso, occorre prima di
tutto stendervi sopra un leggero strato di colla vinilica, poi con l'aiuto di una spatola vi si spalma
sopra uno strato, il più uniforme possibile, di stucco da muro,
additivato di un 20% circa di colla vinilica.
Una volta che lo stucco è seccato si procede alla lisciatura ed al successivo ritocco nei punti difettosi.
Poi si può procedere all'incisione.
Per verniciare il modello, non è possibile usare vernici ad acqua perché scioglierebbero lo stucco; quindi ho
usato smalti Humbrol. Ci vuole un minimo di esperienza per il colore di base, che in questo caso sarà il grigio
con un po' di terra di Siena. Innanzitutto il colore deve essere ben diluito ed un po' più scuro del normale.
Appena è pronto, con un pennello si vernicia il ponte, rendendolo di un colore uniforme. Quando il colore è stato
dato (bisogna lavorare all'aperto), subito immergendo il pennello nel solvente adatto alla vernice usata, si lavano
le pareti verniciate con passate dall'alto verso il basso, cercando di schiarirle secondo il gusto personale.
C'è da tenere conto che, asciugando, il colore schiarisce ancora parecchio. Con questo sistema il colore viene sfumato
a seconda del punto e delle passate che abbiamo dato. Una volta asciutto, si può correggere qua e la con terre a secco.
Una volta terminata la verniciatura si passa a rifinire il terreno sotto il ponte, ho usato vera terra, ma le tecniche
sono molte, basta solo un po' di fantasia.